"Scopriamo Mediglia", una tapasciata nelle "mie" campagne
Sogni, ansie, difficoltà e aspettative nell'organizzare un evento podistico
Noi tutti, più o meno, appena alzati incominciamo a lottare.
Lottiamo contro il tempo.
Lottiamo sul posto di lavoro.
Lottiamo con mogli, mariti, amanti.
Lottiamo contro cani viziati, gatti arrabbiati, automobilisti incazzati…
Tutto ciò ci rende ansiosi e stressati. Ma ecco che in nostro aiuto (almeno nel mio caso, ma spero anche nel vostro) può venire la corsa.
Qualche volta, mentre corro, qualcuno mi grida usando un’espressione romanesca:
Una domanda con mille risposte.
Si dice che rilassi, perché si sta più a contatto con la natura.
Quando si corre la testa si libera, come per magia, lo stress e le tensioni della giornata scompaiono.
Già Ippocrate, nell’antica Grecia, prescriveva la corsa ai pazienti depressi.
Correre è semplice e pratico: bastano un paio di scarpette.
Se si corre in compagnia si abbattono le barriere sociali: in calzoncini e maglietta sembriamo tutti uguali.
Me lo sono chiesto anche io, ma non ho trovato ancora una risposta assoluta nonostante abbia superato gli ottant’anni.
So solo che a correre si ritorna bambini e si ritrova la gioia e la spensieratezza di certi giochi, quando si faceva a chi arrivava primo.
Oppure per le “sfide” con gli altri runners, le “imprese” di correre sotto la pioggia battente di un temporale, salire senza mai fermarsi in cima a una collina o anche per una sfida con se stessi.
E quanto arrivi alla fine? Niente premi, niente soldi, niente gloria.
Se va tutto bene un bicchiere d’acqua e una pacca sulla spalla.
Forse la sola buona ragione per correre è l’assenza di buone ragioni relative, quelle che purtroppo di regola, fanno avida, arida e scontata la vita.
Se non credete a tutto questo provate a togliere i panni della sedentarietà, infilatevi un buon paio di scarpette e andate a farvi una corsetta.
E visto che c’è, perché no, andate a correre su uno dei quattro percorsi di “Scopriamo Mediglia“.
Che oltre a farvi passare attraverso cascine e sterrati delle campagne milanesi, all’arrivo trovate le pacche sulle spalle, ma anche un panino col salame e una confezione di uova come premio.
Stefano Moretti – over 80
Lo staff di Scopriamo Mediglia
Chiudo ricordando alcune parole di Madre Teresa di Calcutta, diventate il mio motto:
Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!
Non smettere mai di correre verso un traguardo, non smettere di essere te stesso, lotta sempre per ciò che desideri.
Vivi per la tua vita, ama chi ti ama e aiuta quando puoi, sogna sempre mete impossibili, regalati in ogni istante attimi di vita eterna e in tutto questo immenso vivere racchiudi la magia dell’amore.