Da 10 anni partecipo a gare di corsa, triathlon, trail running e non disdegno le tapasciate, corse non competitive su percorsi misti asfalto/sterrato. Da tempo sognavo di poter organizzare una tapasciata nelle “mie” campagne, sulle strade e sugli sterrati dove mi alleno, per far vedere, a chi viene da fuori, la bellezza di alcuni paesaggi nascosti al grande traffico: dai campi di grano stile “Il gladiatore”, alle risaie allagate popolate da aironi, beccaccini e ibis, dalle coltivazioni di carciofi in fiore passando per i frutteti e ciuffi di camomilla profumata.
AmoMediglia
Quest’anno sono diventato presidente di AmoMediglia associazione culturale ricreativa che ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare il nostro territorio. E proprio da presidente ho avuto l’occasione di poter realizzare il desiderio di portare una manifestazione podistico nel mio comune, organizzando la seconda edizione dell’evento Scopriamo Mediglia.
Lo scorso anno erano previsti una corsa di 10 chilometri e una camminata con i cani da 5 km, con partenza dalla piazza di Triginto; quest’anno abbiamo voluto fare un passo avanti, seguendo l’ambizione di trasformare la manifestazione nella prima tapasciata su più distanze nel nostro comune.
La data era già stata definita l’anno precedente da Fiasp, in continuità con la prima edizione: Scopriamo Mediglia si sarebbe svolta l’ultima domenica di giugno; con il vantaggio di avere pochi eventi podistici concorrenti, ma con la certezza di temperature tropicali che avrebbero scoraggiato molti runner e marciatori.
Organizzazione di una tapasciata
Devo ammettere che preparare un evento podistico non è affatto facile: ci sono tanti aspetti tecnici e burocratici che non avevo mai affrontato e altri aspetti pratici e organizzativi che ho scoperto essere imprescindibili per la riuscita della manifestazione.
Per mia fortuna in questa avventura accanto a me, fin dall’inizio, ci sono stati Matteo, Cesare, Francesca e Luca.
Sapevo che la parte più divertente per me sarebbe stata l’ideazione dei percorsi su diverse distanze, ma prima andava deciso un punto di partenza e di arrivo adatto, sia per la logistica che per l’immagine dell’evento.
Quest’inverno ho avuto modo di frequentare il Centro Sportivo Albatros di Robbiano per il corso di atletica di mia figlia e ho conosciuto i due responsabili del centro, Roberto e Renato, che hanno preso in gestione l’ex Centro Sportivo Mapei e lo hanno trasformato in un bellissimo punto di aggregazione a tema sport e non solo.
Mi hanno subito proposto di usare la loro sede per gli eventi di AmoMediglia: l’Albatros risultava la location più adatta di tutto il comune per eventi sportivi come quello che avevo in mente!
Progettazione dei percorsi di Scopriamo Mediglia.
Robbiano è la nostra frazione più vicina a Milano, quindi comoda da raggiungere per chi viene “da fuori”, ma distante 2,5 km da Triginto, la sua frazione più prossima, collegata dalla Provinciale 159, strada ad alto scorrimento, e dalla ciclabile ad essa parallela. L’unico attraversamento pedonale è in corrispondenza di un semaforo.
Ho provato a cercare alternative tra campi e sterrati, ma nulla, i primi e gli ultimi 2 chilometri della tapasciata dovevano essere corsi lungo la ciclabile e al semaforo sarebbe servito un presidio di polizia per gestire il passaggio dei partecipanti in sicurezza sia all’andata che al ritorno.
Avrei voluto poi far correre lungo il proseguimento della ciclabile, accedendo a Triginto dall’ingresso principale recentemente rifatto, ma ho cambiato idea perché [inizio nota polemica] l’accesso è pericoloso, mancano le strisce pedonali e spesso ci sono le autovetture di chi va a messa parcheggiate sulla ciclabile [fine nota polemica].
Ho quindi ideato quattro tracciati di distanza crescente: 7, 10, 14 e 18 chilometri con l’obiettivo di passare vicino a più cascine possibili, su strade meno trafficate possibile e di toccare più frazioni possibili.
Il percorso da 18 chilometri è stato studiato per passare da Robbiano, Triginto, Mediglia, Caluzzano, Bustighera, San Martino e Villa Zurlì e per vedere Cascina Folli con il suo mulino, Cascina Pizzo e i suoi frutteti, Cascina Canova con le risaie, Cascina Marisa, Cascina Floriana, Cascina Moncucca. Mi sarebbe anche piaciuto far passare la corsa nella corte di una cascina: ci ha dato questa opportunità il proprietario della Cascina Melegnanello che ci ha concesso l’apertura dei cancelli e il passaggio nell’aia per tutti e quattro i tracciati.